La favola di Amore e Psiche
Ma il dio innamorato non ebbe cuore di lasciarla così distesa a terra e volò su un vicino cipresso e dal ramo più alto con voce grave e turbata così le parlò:
<<Oh, troppo ingenua Psiche, mia madre, Venere, mi aveva ordinato di farti innamorare del più abietto, dell'ultimo degli uomini e a lui darti in sposa; io invece le ho disubbidito e son volato a te per essere io stesso il tuo amante: è stata una leggerezza, lo so, e mi sono ferito con il mio stesso dardo, io , famosissimo arciere, e ti ho fatto mia sposa perché tu, pensandomi un mostro , mi troncassi col ferro questo capo che reca due occhi innamorati di te.[...]
Apuleio
